CHI RIFIUTA IL CAMBIAMENTO È COMPLICE DEL DECLINOdi Francesca Straticò (Direttivo Nazionale Mezzogiorno Federato)
CHI RIFIUTA IL CAMBIAMENTO È COMPLICE DEL DECLINO
di Francesca Straticò (Direttivo Nazionale Mezzogiorno Federato)
È profondamente riduttivo pensare all’esito elettorale come a un semplice verdetto. La responsabilità politica ci impone, invece, di considerarlo uno specchio. E quello che la Calabria ci ha restituito è un’immagine che non possiamo ignorare. La vittoria di Occhiuto e del centrodestra è netta, chiara, talmente consistente da risultare persino imbarazzante — per gli sconfitti, ma anche per i vincitori. Di fatto, chi ha vinto governerà, nel rispetto di una volontà popolare che è sacra. Più sacra di ogni ideale, perché fondamento stesso della democrazia. Ma questa sconfitta, dura e cogente, non deve essere subita. Va rispettata opponendole tutto ciò che può contrastare l’inerzia, la stasi, la rassegnazione. Va rispettata mettendo in campo la capacità di leggere, comprendere, agire. Nessuna attenuante, nessun alibi, nessun balsamo per lenire le ferite. E soprattutto, nessuna mistificazione. Il centrosinistra continua a perdere perché ha smarrito il senso del suo compito etico e politico. Perché è troppo impegnato a difendere ruoli e posizioni di uno sparuto gruppo di soggetti meschini ed autoreferenziali, il cui operato sterile e improduttivo è ormai dannoso persino a loro stessi.
Perde perché è anacronistico, arretrato nelle metodologie e nelle proposte. Perde perché ha rinunciato alla vocazione di essere avanguardia e visione. Perché non sa — o non vuole — leggere il futuro. Perché non sperimenta, non rischia, non innova.
Perde perché ha smesso di ascoltare. Perché tradisce i bisogni, mortifica il merito e il talento. Perde perché resta immobile in un mondo straordinariamente in movimento. Perché ha sostituito la profondità del pensiero con la banalità dell’aritmetica, fatta di somme prive di verifica e prigioniere di equilibri che non parlano più al Paese.
Elias Canetti scriveva: “Il potere è la risposta alla paura.” Ma quando la paura è quella di cambiare, il potere diventa paralisi. Se questa sconfitta servirà a generare il cambiamento necessario, che sia benedetta. Se non lo farà, sarà l’ennesimo sacrificio inutile, a danno — soprattutto — dei più deboli. Serve una nuova tipologia di rappresentanza politica. Non per salvare ciò che è fallito, ma per costruire finalmente ciò che ancora non c’è. L’Italia merita di più. La Calabria merita di più. E noi, ciascuno di noi, dev’essere il ponte tra ciò che siamo e quel “di più”.
Avv. Francesca Straticò (Direttivo Nazionale Mezzogiorno Federato)