19 Aprile 2024

Avrei dovuto pubblicare queste riflessioni il giorno del funerale di Paolo, ma, purtroppo, non è stato possibile. Ho ricordato Paolo con queste parole al termine della Santa Messa celebrata da Padre Antonio, che ringrazio per avermi concesso di farlo.

Ricordare una persona incomparabile, che, nell’infausto 26 marzo 2020 ci ha abbondonati per sempre, dovrebbe essere facile perché la sua cara immagine si trova indelebilmente impressa nelle nostre menti piene di ammirazione, di devota riconoscenza e di profondo affetto, ma, proprio per questo temo che le mie parole non riescano nel compito e non bastino a rendere omaggio, nel modo quale io vorrei alla memoria di Paolo Salvaggio, amico di tutti. Di lui intendo evidenziare principalmente la figura di un uomo innamorato della propria famiglia, entusiasta del lavoro svolto in Italia ed all’estero, affascinato dalla sua città, stregato dalla passione per il Castrovillari calcio e per il folklore cittadino. In questi ambiti e non solo ha svolto la sua eccezionale attività sociale. La vita di Paolo Salvaggio è stata una storia personale di rilievo assoluto, resa pubblica dalla molteplicità degli eventi. E’ stato uno straordinario castrovillarese DOC che ha ricoperto una miriade di incarichi, (Consigliere comunale, Presidente della Pro loco, Dirigente del Castrovillari calcio, opinionista in TV in trasmissioni sportive…per citare quelli principali) portati sempre a termine con l’impegno di operare principalmente a favore degli “altri” e soprattutto per gli “ultimi”. Detestava la falsità e l’ipocrisia: Amava la lealtà. Professava sempre la coerenza. Invocava il coraggio. Ammirava la bellezza. Adorava vestire bene. Era innamorato della vita. Rispettava tutti. Da questo amico non comune ho imparato molto e, da quando non c’è più, si è aperto un vuoto in me mai colmato: la sua perdita mi ha procurato tanta sofferenza. A Mena, sua gentile consorte; a Debora, adorata figlia; a Paolo e Greta, amatissimi nipoti ed ai suoi affezionati amici, ripeto una frase di Sant’Agostino che, più o meno recita in questo modo: “NON PIANGETE PER AVERLO PERSO, MA SIATE FELICI PER AVERLO AVUTO CON VOI”. A te PAOLO, amico diletto non scrivo addio, ma semplicemente: “ARRIVEDERCI, CI RIABBRACCEREMO QUANDO DIO VORRA’ “. Addi 26 marzo 2021. Dalla Chiesa di San Francesco di Paola in Castrovillari.

Franco Pirrera.                 

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