“Le Vigne”, lo spettacolo messo in scena dal gruppo folklorico città di Castrovillari, al gala del folklore tenutosi in occasione dell’ultima edizione del Carnevale di Castrovilari

“Punge l’aria su per il naso.Le prime luci del mattino sembrano svegliare ogni cosa..
Un soffio di vento gioca fra i rami pesanti e leggeri, madri di frutto prezioso.
È rito e festa. È famiglia e lavoro. È canto e fatica.
Tutto si mescola e si confonde in quel tempo sospeso fra voci e suoni.
Ogni cosa si muove, Fra l’ odore di terra e rugiada. È il giorno della raccolta perché possa diventare provvista e tesoro”.
Si apre così, su queste parole scritte e recitate da Serenella Chiodi, “Le Vigne”, lo spettacolo messo in scena dal gruppo folklorico città di Castrovillari, al gala del folklore tenutosi in occasione dell’ultima edizione del Carnevale di Castrovilari.
Le coreografie, affidate interamente a Maurizio Campolongo, narrano di un tradizionale momento della civiltà contadina: la raccolta delle Olive, musicata da una orchestra ricca, diretta da Antonio Notaro.
Per la prima volta, probabilmente, nella storia del folklore della città, il gruppo si è esibito svestito degli abiti tipici, portando in scena un momento di teatro frutto di ricerca antropologica.
Una vera e propria riproposizione storica, di uno dei momenti più vivi da vivere nei campi con le proprie famiglie.
Quindici minuti di spettacolo evocativo e impreziosito da un’atmosfera suggestiva creata dall’orchestra composta da due fisarmoniche, due chitarre, tammorra, zampogna, un organetto e lo zirru zorru oltre che la grancassa.
Particolarmente apprezzato dal pubblico del teatro Sybaris, il coinvolgimento dei presenti e i sentiti applausi, hanno reso orgogliosi i componenti del gruppo e il direttore artistico, Notaro.
“È tempo. La fila dei carri si muove.
Gli zoccoli dei muli precedono il movimento del legno delle grandi ruote.
Si và e il rito si compie. Con le schiene chine. Con le mani annerite. Con quello schieramento di donne e di uomini – conclude la voce fuoricampo – Ciascuno possiede il suo ruolo e l’equilibrio si stendere come trame da tessere.
Gli zoccoli dei muli precedono il movimento del legno dalle grandi ruote.
Si va. Che tutto abbia inizio perché il tiro si compia”
Serenella Chiodi
Foto GIUSEPPE IAZZOLINO