25 Aprile 2024

Situazione carceri – Interrogazione Parlamentare on. Wanda Ferro – prof.ssa Anna De Gaio

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Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro della giustizia – Per sapere – premesso che:

momenti di tensione si sono registrati nella Casa Circondariale di Castrovillari “Rosetta Sisca”, dove un detenuto, dopo aver effettuato una telefonata, ha aggredito un sovrintendente tentando con il filo dell’apparecchio di stringerglielo al collo;
secondo la denuncia del SAPPE, trattasi di detenuto già sottoposto a Tso per tre volte, segnalato al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro per una serie infinita di aggressioni al personale, ma che continuava a rimanere in carcere, anziché essere assegnato ad una struttura specifica per detenuti con disturbi mentali;
in particolare, allarmanti sono i dati forniti dal sindacato, secondo il quale «servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane
nel primo semestre del 2021 sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In
pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare
quel che accade tra le sbarre. Le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha credutobche allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna e in dannobdelle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Importante è evidenziare, infine, che la
quotidianità professionale del Corpo di Polizia Penitenziaria non si contraddistingue affatto per
violenza ma per essere invece professionisti della sicurezza che sanno conciliare le attività di polizia
con quelle di trattamento rieducativo»;
il SAPPE ha evidenziato, inoltre, che, nello stesso arco di tempo, «nelle carceri della Calabria si sono
contati 127 atti di autolesionismo, 25 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 3 decessi per cause naturali, 1 suicidio, 142 colluttazioni e 14 ferimenti: cifre comunque contenutebgrazie alla professionalità, all’abnegazione ed al senso del dovere della Polizia Penitenziaria, che ha comunque bisogno di uomini e nuovi strumenti operativi per fronteggiare l’emergenza in atto»; se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, accertata la veridicità e gravità degli stessi, se e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere per restituire la giustablegalità al circuito penitenziario, con particolare riguardo alla grave situazione in cui versano le
carceri calabresi; per quali motivazioni il detenuto protagonista dell’aggressione di cui in premessa fosse ristretto in un istituto di pena e non era ancora stato assegnato ad una Rems, nonostante le numerose
segnalazioni a suo carico per atti di aggressione e nonostante si trattasse di un detenuto con problemi psichiatrici.

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