19 Aprile 2024

Coronavirus: donate 450 mascherine e altri Dpi all’ospedale di Castrovillari

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Una raccolta fondi di quasi 4mila euro messa in campo da un gruppo di amici

Una raccolta fondi che sfiora i 4mila euro e che si è tradotta nell’acquisto di 450 mascherine FFP2, e di altri dispositivi di protezione individuale (Dpi) sanitaria. E’ questo il risultato della raccolta fondi on-line messa in moto dalla campagna ‘Aiutiamo l’Ospedale di Castrovillari’, che in totale è arrivata a una cifra pari a 3.870 euro.

Oggi le mascherine sono state donate alla direzione sanitaria della struttura ospedaliera; altri prodotti arriveranno non appena verrà deciso, dalla stessa direzione sanitaria, come investire la quota rimanente della raccolta (1.180 euro).

“Desidero ringraziare tutti coloro che, nonostante la grave crisi che stiamo attraversando, hanno dato un contributo per affrontare l’emergenza – dice il portavoce della campagna, Francesco Tetro, che questa mattina ha consegnato i dispositivi alla dottoressa Maria Minella – il cuore delle persone ha risposto anche questa volta: ‘presente’”.

Inoltre, “ringrazio gli amici di una vita – Carmen Vico, Angela Morero, Martina Abenante, Elena Lamensa,Teresa Miglio, Stefano Schettini, Giuseppe Astorino, Nicola Milione, con i quali una sera di qualche settimana fa abbiamo avuto l’idea della raccolta fondi per aiutare la sanità del nostro territorio. Grazie anche all’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che ci ha aiutati a diffondere il messaggio, e la richiesta d’aiuto”.

“La gente si è unita nell’emergenza – conclude il portavoce della campagna ‘Aiutiamo l’ospedale di Castrovillari’ – in questo delicato momento abbiamo dimostrato unità, ci siamo riscoperti come comunità, e come è proprio del popolo italiano siamo riusciti a dare il meglio di noi messi di fronte alle difficoltà. Il mio augurio è di riuscire a comportarci sempre così affinché questo atteggiamento non emerga soltanto in situazioni straordinarie ma diventi la norma; incoraggiando chi ci governa a prendere le migliori decisioni possibili, soprattutto quando bisogna pensare alla salute dei cittadini e investire nella sanità. Piccole azioni come queste sono l’esempio di quello che dovrebbe diventare la regola. Un gesto di civiltà che è insito nello spirito più profondo del nostro Paese”.

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