Il Bologna alza la Coppa Italia: il Milan resta a guardare. E il problema non è solo il campo

Il Bologna si prende la scena e conquista la sua terza Coppa Italia, battendo il Milan per 1-0 nella finale di ieri sera all’Olimpico. A decidere la serata è stato il gol di Ndoye a inizio ripresa, l’episodio che ha scritto la storia e che ha permesso ai rossoblù di tornare al successo dopo cinquantuno anni di digiuno. Per il Milan, invece, la coppa resta un tabù che dura dal 2003.
Eppure la partita, nei fatti, ha raccontato molto poco. Un primo tempo bloccato, teso, con il Bologna più lucido e il Milan impalpabile, incapace di dare continuità alle proprie manovre. La differenza, alla fine, non l’ha fatta solo il gol. L’ha fatta la solidità di un progetto. Mentre i cambi di Conceiçao, efficaci una settimana fa in campionato, questa volta non sono bastati a rimettere in piedi un Milan senza idee e senza mordente, dall’altra parte il Bologna ha mostrato quello che oggi significa essere una squadra con le idee chiare.
Perché il Bologna si aggiudica meritatamente la Coppa Italia. Un progetto giovane, convincente, vincente. Non è solo una questione di rosa o di tattica. È una questione di visione. Di società. Per il Milan, invece, la fotografia è completamente diversa. La partita, in realtà, quasi non c’è stata. Anzi, togliete pure il quasi. Si può anche guardare agli episodi, agli errori individuali, ma alla fine il risultato sportivo è sempre figlio di quello che c’è dietro le quinte.
Una società presente fa la differenza. Perché dietro a una vittoria c’è sempre un club che ha una direzione sportiva forte, coerenza tecnica, una rete di protezione fatta di comunicazione efficace e relazioni solide. Non servono alchimie particolari: serve solo saper fare calcio, con continuità e con la capacità di far crescere un gruppo coeso, con gerarchie chiare e ruoli definiti. Il Bologna questo lo ha dimostrato sul campo. Il Milan, al contrario, ha mostrato tutta la fragilità di un sistema che non sa più dove sta andando.
Ed è lecito chiedersi cosa ne sarà ora di quei report tanto decantati, quelli che parlavano di strategia, di numeri a posto, di visione a lungo termine. Di cosa si parlerà domani, guardando in faccia un altro fallimento?
La Coppa Italia, alla fine, non racconta solo di una vittoria e di una sconfitta. Racconta di un progetto che funziona e di uno che è rimasto fermo. Il Bologna ha costruito qualcosa. Il Milan ha solo inseguito.
A cura di Giada Bruno