Morte di un collega, lettera aperta al Presidente dell’ordine degli ingegneri di Cosenza

Gent.mo Presidente Albo degli ingegneri della provincia di Cosenza
Buon giorno, signor Presidente,
sono l’ing. Pastore Carmine Italo, iscritto presso il NS Albo professionale da innumerevoli anni al
n° 1121. – L’ albo degli ingegneri di Cosenza ha, ormai, un rilevante numero di iscritti forse oltre i
sei mila. Nel tempo è divenuto una vera forza sociale; un gruppo di professionisti seri e preparati che
potrebbe avere la forza di cambiare, se non il Nostro Paese, almeno la sola nostra provincia di Cosenza.-
Eppure ciascun dei seimila iscritti pensa ai “propri affari”, ciascuno stretto, e costretto, nella propria
bolla quotidiana; e tutto si riduce ad una iscrizione ad un Albo professionale che non ha contezza
piena del ruolo che potrebbe svolgere sul nostro territorio, e continua ad agitarsi e ad attardarsi in
piccole azioni di aggiornamento professionale. –
Forse il vero problema è che l’Ordine di Cosenza gestisce un territorio troppo vasto per le sue capacità ( più ampio dell’intera regione Liguria ) .- Un territorio che è l’insieme di tante comunità diversissime
, ciascuna caratterizzata da proprie condizioni sociali economiche culturali.- Basti solo pensare alle
diverse comunità di minoranza linguistica presenti nella provincia di Cosenza. –
Una realtà policentrica dove si mescolano aree urbane ricche per la loro forza di duecentomila residenti, e piccoli centri interni composti da poche decine di anime. –
Un così vasto ed articolato territorio non è assolutamente governato bene. – La governance provinciale è, in generale, inefficiente, burocratizzata, sclerotizzata ed accentrata sul solo capoluogo e dintorni.-
Probabilmente accade così anche per la governance del Nostro Albo Provinciale; forse siamo in
troppi; forse siamo gestiti male; forse non abbiamo i giusti valori. –
Su quali valori di professionalità, di moralità ed umanità è fondato il Nostro Albo Professionale?
Sei mila professionisti che vogliono lavorare e guadagnare? Il nostro motto è “ il Dio Denaro” ? I
profitti? L’arricchimento?
No! Mi rifiuto di credere che sia tutto sintetizzabile in così poco l’azione di una corporazione di
professionisti seri e responsabili così ampia e così bene articolata. –
Il giorno primo Settembre 2025 alle ore 17,00, in Castrovillari, si sono svolti i funerali dell’ ing
Giuseppe Ramundo, ufficiati da sua Eccellenza Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano
allo ionio e vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza Episcopale Italiana.-
La morte del nostro collega ha lasciato smarrita e turbata l’intera collettività di Castrovillari. –
Attonita, tutta la città si è raccolta attorno alla famiglia, ed alla salma del caro e stimato Giuseppe
Ramundo ; perchè Giuseppe, prima di essere un valido rispettato professionista, ed un preparato
ingegnere, era una brava persona; una persona per bene.-
Esistono circostanze nella vita di ogni individuo che si dimostrano come particolarmente stressanti
e che diventano gravi fattori di rischio, quando diventano un peggioramento dello stato di salute
psico-fisico.
Quanti di noi hanno momenti di crisi personale ed esistenziale, che si mostrano come la fine di
un’epoca della propria vita ed il conseguente inizio di un’altra.?
Quanti di noi non sono stati mai coinvolti, nella propria vita, in una situazione minacciosa e stressante in grado di provocare una incrinatura dell’equilibrio personale e del proprio microsistema di
appartenenza.?
Ansia, sconforto, pensieri di inadeguatezza e di intollerabilità, a volte prendono il sopravvento. –
E se siamo chiusi nella nostra bolla personale di inflessibilità cognitiva, di deficit emozionale e di
carenza di interazioni con gli altri, allora il nostro orizzonte si chiude e la nostra mente diventa il
nostro principale nemico. –
Prendono il sopravvento tratti della nostra personalità impulsivi, aggressivi ed auto aggressivi;
tratti che sembrano essere particolarmente potenti in relazione alla perdita di speranza ed al pessimismo individuale. –
Il filosofo italiano Francesco Ortesano affermava che il suicidio dimostra che ci sono, nella vita,
mali più grandi della morte. –
Il nostro amico e collega è andato via da noi per un atto grave di auto lesionismo e noi siamo rimasti
atterriti a chiederci come una persona come la sua, di alta moralità, professionalità e lealtà, abbia
potuto cedere ad una così grande ed infida tentazione.-
In morte di un collega, cosa è saltato
agli occhi nella città di Castrovillari ?
La totale assenza del Nostro Albo
professionale. – Non un segno, non
un fiore, non una parola.-
Gli iscritti versano 100 euro l’anno, e
l’Ordine degli ingegneri ha fatturati che sfiorano il milione di euro; eppure non si sono trovati né
pochi spiccioli per un fiore o un manifesto in ricordo dell’ing Ramundo, ne pochi istanti di commozione e vicinanza ad un collega che sempre, anche all’interno dell’Ordine degli ingeneri, aveva avuto
un ruolo attivo e collaborativo ( ricordo che era membro della commissione sismica presso l’Ordine ) .-
Caro presidente Lei sa che la stimo, anche per conoscenza personale, per cui mi scuso dello sfogo e
della veemenza con la quale Le ho scritto.- Ma non è possibile che tutti i professionisti ( avvocati,
commercialisti, notai, ragionieri , geometri e così via ) abbiamo un “segno” di riconoscimento ed appartenenza
dal loro albo di appartenenze in momenti così drammaticamente importanti, tranne che noi ingegneri.-
Presidente so che Lei è attento a tutte le esigenze degli iscritti per cui Le chiedo di prendersi cura
anche delle periferie del territorio cosentino: non esiste solo il cerchio magico di cosenza e dintorni!
Pastore ing. Carmine Italo