7 Maggio 2025

I recenti dati demografici pubblicati dall’ ISTAT, evidenziano un preoccupante quadro di spopolamento, non solo dei piccoli centri del Pollino ma, anche, di Castrovillari che ne rappresenta l’agglomerato urbano più consistente e, per alcuni, aspetti, il più importante punto di riferimento.

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I recenti dati demografici pubblicati dall’ ISTAT, evidenziano un preoccupante quadro di spopolamento, non solo dei piccoli centri del Pollino ma, anche, di Castrovillari che ne rappresenta l’agglomerato urbano più consistente e, per alcuni, aspetti, il più importante punto di riferimento. Questo fenomeno è il risultato di un intreccio di fattori economici, demografici e sociali che creano un circolo vizioso di declino. Il mercato del lavoro, nelle aree interne e nei piccoli comuni, è uno dei principali fattori che contribuiscono allo spopolamento. Le difficoltà occupazionali sono evidenti nei tassi di disoccupazione giovanile e nella mancanza di opportunità lavorative stabili e ben retribuite. Le piccole imprese locali, spesso ancorate a settori tradizionali come l’agricoltura e il commercio, non riescono a garantire posti di lavoro di qualità. Questo porta i giovani e i professionisti qualificati a cercare opportunità altrove, spostandosi verso centri urbani più dinamici o all’estero in cerca di condizioni migliori. L’emigrazione dei giovani e dei talenti lascia le aree interne e i piccoli comuni con una popolazione sempre più anziana e con una carenza di competenze essenziali per la crescita economica. La carenza di infrastrutture è un problema cruciale che contribuisce allo spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni. L’invecchiamento della popolazione è un aspetto fondamentale del problema. La crescita della percentuale di anziani rispetto ai giovani, combinata con una bassa natalità e un’alta mortalità, ha effetti devastanti sul tessuto sociale ed economico delle aree interne e dei piccoli comuni. La crescente domanda di servizi sociali e sanitari non è adeguatamente soddisfatta, poiché le strutture e i servizi disponibili sono spesso inadeguati o assenti. Questo costringe molte famiglie a trasferirsi in luoghi più forniti di servizi, aggravando ulteriormente il problema dello spopolamento. Sarebbe, pertanto, auspicabile che i Responsabili degli Enti locali della zona del Pollino, incominciando da Castrovillari, esaminassero la grave situazione, cercando di trovare soluzioni comuni che riescano, almeno, a tamponare questa emorragia umana, proponendo aggregazioni di comuni, eventuali conurbazioni, reali strategie di sviluppo e di occupazione, valorizzazione delle risorse comuni e dei Beni culturali, potenziamento del Sistema sanitario, riordino di quello scolastico, arricchimento degli Uffici Pubblici, anche con nuove istituzioni. Senza dimenticare di richiamare alle proprie responsabilità la Provincia, il Parco nazionale del Pollino, la Regione, che non possono assistere, passivamente, a questo degrado continuo e spaventoso.
Castrovillari, lì 6 maggio 2025 Prof. Giovanni DONATO

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