Castrovillari, il Comitato del No scende in piazza contro la proposta di riserva naturale all’area Petrosa

Castrovillari, il Comitato del No scende in piazza contro la proposta di riserva naturale all’area Petrosa
Due visioni, una città. Alle ore 16, in Piazza Municipio di Castrovillari, è previsto un nuovo incontro pubblico promosso dal Comitato No alla riserva naturale per ribadire con fermezza la propria opposizione alla proposta di istituire una riserva naturale nell’area Petrosa, nel quadrante nord della città.
Una battaglia che, da settimane, ha acceso i toni del dibattito pubblico, diviso cittadini e generato prese di posizione contrapposte. Da una parte, c’è chi vede nella proposta della riserva un’occasione di tutela ambientale, valorizzazione del paesaggio, nuova linfa per il turismo sostenibile e una risposta alla necessità di bonificare vecchie ferite ambientali. Dall’altra, c’è chi – come il comitato “No Riserva Naturale a Castrovillari” – grida all’involuzione, alla restrizione della libertà e alla perdita concreta di opportunità di sviluppo, soprattutto in un’area che da tempo sogna spazi per sport motoristici, aviosuperfici e iniziative economiche.
Il Comitato del no si schiera in modo netto, senza giri di parole. Nelle note ufficiali e nelle lettere aperte pubblicate, si parla di “fondamentalismo green”, di “imposizione dall’alto” e di una “sparuta minoranza” che vuole vincolare il futuro della città a una visione ideologica e poco concreta.
Il timore, ribadito con forza, è che le attività già esistenti nella zona – agricole, sportive e turistiche – vengano soffocate dai vincoli imposti dalla Legge Quadro 394 del 1991 sulle aree protette. Tra i sogni che rischierebbero di infrangersi, secondo il comitato, ci sarebbero il kartodromo, il campo di tiro al piattello e l’aviosuperficie, già previsti dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche comunali.
Intanto, la Coldiretti provinciale, anch’essa schierata con il Comitato del No, esprime forte preoccupazione per i danni da fauna selvatica che aumenterebbero senza l’azione di controllo dell’azienda faunistica “Bonifati-Zagarese”, già attiva in zona. Un’azienda che, ad oggi, assicura la tutela ambientale senza impedire lo sviluppo economico.
Nel mezzo, una città che assiste, partecipa, commenta. E che si interroga su quale Castrovillari voglia essere: una città vincolata e protetta, oppure una città libera di scegliere il proprio futuro, anche a rischio di perdere qualcosa in termini di tutela ambientale.
Il Comitato del no oggi proverà a ribadire pubblicamente la sua visione. Lo farà con i cittadini, in piazza, come già fatto lo scorso 27 aprile con il gazebo del comitato. Ma il confronto non si fermerà certo qui. Perché Castrovillari, oggi, è un crocevia di idee in contrasto. E forse, proprio da questo confronto così acceso e partecipato, può nascere un nuovo modo di decidere, insieme, il futuro della città.
A cura di Giada Bruno